Sembra
banale e noioso ripeterlo. Alcuni di questi omicidi sono già annunciati prima
del loro triste compimento e accompagnati successivamente da giustificazioni
che imputano la causa a squilibrati o ad emarginati.
E invece
l'uomo nero è il parente o l'amico fidato. L'ipocrisia parla di amore e gelosia
e traspone il tutto in una incapacità biologica a trattenersi da parte del maschio.
Di sicuro è il corpo della donna che continua ad essere violato dopo la morte
nelle immagini, nelle procedure giuridiche e nella ricostruzione degli eventi.
E si dice
emergenza. Ma non è un fenomeno di oggi questo assassinio con la volontà
manifesta di annichilire un essere vivente, ritenuto inferiore come un mero
oggetto a disposizione.
Questi
tragici eventi sono narrati con sgomento e paralisi, e si concludono con
una generica esortazione alla comprensione e al contrasto del “fenomeno”.
I maschi
rifiutano la questione e la rivoltano verso le vittime: si eclissano.
Ora,
senza richiamare buon senso, onestà intellettuale, principi fondamentali di
etica e del diritto, è sufficiente per i maschi ascoltare il proprio corpo.
Pensiamoci,
maschi latitanti, riversi a terra, svestiti, con sangue e urina e faccia
macilenta davanti a tutti, magari vicini di casa che si grattano la testa, il
sedere e il naso e si scambiano frasi fatte nel guardarci per terra, con
l'immancabile idiota che si colloca vicino alla telecamere di qualche
giornalista. Pensate solo fisicamente al freddo, alla puzza nel vostro corpo.
Solo questo.
E
ovviamente tutti guardano con morbosità la vittima (per strada, nei giornali,
nella tv) senza pensare all'omicida. Dove è l'assassino? È il marito? Il padre?
Il fratello? La vittima davanti al pubblico senza compassione.
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Jakub
Schikaneder, "Omicidio in casa"
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Perché la sicurezza non è
ovunque: acqua, sole sfumato, spiaggia e mare, sono già un pericolo. E questa è
la bugia: colei che genera vita è offesa dal complemento di generazione
maschile che si crede principio unico e indefettibile.
Si è soli: pensate maschi a
chiedere invano aiuto a parenti, amici e alle autorità giudiziarie. Immaginate
di camminare per le strade e vedere tutti felici o irritati per i problemi di
ogni giorno e sentirvi marchiati e passibili di essere presi e maciullati in
ogni momento davanti a sguardi indifferenti. Sentitelo nello stomaco questo
orrore. Sentitela nelle vene la consapevolezza di essere massacrati a breve,
dove anche il pianto verrà punito.
Vi prudono le mani? Sentite
la rabbia dentro che cresce vero? Ecco moltiplicate questa sensazione per mille
dentro lo stomaco, sapendo di non poter fare nulla e che tutto questo vi esploderà
dentro. Rimanendo come tronchi martoriati senza memoria in una spiaggia sporca
e desolata.
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Jakub Schikaneder - Immagine
presa QUI
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L'ombrello
rosso con tratti così delineati, rispetto alle forme quasi liquefatte,
raccoglie il calore del cuore e dell'animo e lo riflette verso l'ambiente
circostante. Questa pioggia non ristora: affligge lentamente nella normalità
come una inevitabile costrizione. Il corpo della donna e il suo cammino sono imposti
da piogge che tagliano e non leniscono, come lacrime di acido. In un Sole finto
e oscurato di prescrizioni culturali e di potere, spacciate come naturali ed
eterne.
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Andre Kohn - Immagine presa QUI
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Cari maschi pensiamo alla normalità
di ogni giorno, fatta di grigio e oppressione, come il semplice camminare e il
vestito imposto. Basta pensare solo a questo.
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