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17 PoeticaMente: l'offerta di un bacio non imposto: la poesia.
Questo
quadro è uno dei pochi di Henri de
Toulouse-Lautrec
(Albi,
24 novembre 1864 – Saint-André-du-Bois, 9 settembre 1901) dove
i personaggi si fronteggiano in avanti l'un l'altro.
Nonostante
tutto mantengono il pudore degli occhi chiusi. Nei quadri di Lautrec,
di solito, ogni personaggio guarda verso se stesso nel momento in cui
balla, cammina, o pratica abluzioni. Ogni corpo è solo. Questo
quadro è uno dei pochi se non l'unico, dove i due soggetti sono
faccia a faccia, ma hanno occhi chiusi. Ognuno nella tensione del
bacio, di questo bacio che inizia a congiungere le labbra, non offre
la composizione di due corpi avvolti, ma di un vicendevole richiamo,
come se ognuno dei due, guardando e sentendo il proprio stato emotivo
voglia condividerlo con l'altro. È un bacio che è prima di tutto
un incontro. È un incontro discreto.
I
due corpi si tengono, ma non si afferrano. Le braccia sono disposte sulle spalle per
ottenere una prospettiva di allineamento dei due volti e delle due
bocche. La linea del bacio è una relazione che tiene il
quadro. Il letto affossato crea la profondità: riceve un equilibrio
da questi due corpi allineati dalla riga del bacio che non taglia, ma
contiene tutto il soggetto. L'asse rivela una trama che parte dalle
bocche e con centri concentrici si espande dalle spalle alle mani
fino alla base del quadro che sottende la continuità dei due corpi, fino ai piedi. Una linea e un punto che costituiscono l'epicentro di
una relazione duale sincrona verso due sentimenti di
attrazione.
I tratti delicati, nonostante le pieghe e i rivolgimenti
degli equilibri solitari, sono offerti tramite tratti verticali,
quasi come se noi li vedessimo in un sogno, o in un ricordo. I corpi
non vogliono essere eccedenti. Non urlano o esigono attenzione: sono
presenti e pronti a rivelarsi per chi alza e mantiene lo sguardo. E
parlano se chi guarda è disposto ad ascoltare i tratti cromatici nel
sentire il timbro delle forme evocate dal quadro.
La
poesia è anche questo: un bacio pudico e pronto a straripare. Un
saluto che è disposto a costituire un abbraccio panoramico dei sentimenti, delle gioie e dolori, delle speranze e certezze, melanconia e
disperazione. E tutte le contiene senza imporle, anche quando si pone come irriverente
poesia di rivendicazione. Se vuole tradursi nel poetico, ogni frase
ha il vestito del pudore e dopo se è accettata, si spoglia
immediatamente offrendo tutto di colui che parla e che la evoca.
Toulouse
Lautrec in questo quadro svela un timbro interiore: un suo
personale ed intimo desiderio mai del tutto evocato nella sua vita.
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