martedì 5 febbraio 2013

#7 Contaminazioni: Svegliato dal sonno di pietra


 
Da  "Niente di nuovo sul fronte occidentale". E. M. Remarque
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Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole: "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Era caduto con la testa avanti e giaceva sulla terra, come se dormisse. Quando lo voltarono si vide che non doveva aver sofferto a lungo: il suo volto aveva un'espressione così serena, quasi che fosse contento di finire così […]’
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Sentitela, (sinfonia di Robert Alexander Schumann) vivetela mentre riacquista l'umanità questo soldato mentre uccide se stesso (il nemico ) guardandolo per la prima volta negli occhi. E sa che muore anche lui.


Dal 23-simo  minuto quando lui sta per sparare e cerca di raggiungerlo; dopo quando lo vede cadere. E capisce troppo tardi. Sentite il suono degli archi. Sente l'umanità dentro sè, ma proprio nel momento in cui la toglie al suo simile. L'assurdo: la guerra, l'omicidio. Se uno si immedesima in questo, veramente: sviene perché sente l'orrore. E non viene da piangere. No troppo facile. Sentite dal 23: 17 secondo come giocano fiati e archi e al 23:50 ECCO LUI LO SENTE LO SENTE DENTRO IL CUORE. ARRIVA IL FIATO DI CHI HA UCCISO NEL SUO CUORE. e LO SENTE.. Dopo averlo sentito si più piangere. Sì. Dopo si può per tutti i morti.

Robert Schumann - immagine presa da QUI


Per ascoltare la sinfonia n. 4 di Schumann premere   QUI


Ricordo che  il mio libro di poesie con immagini "Sogni sospesi" lo puoi trovare   QUI.


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