Nei linguaggi e nelle
tecniche moderne appare la supposta evidenza nel comporre femmina e maschio
nella scissione di cuore e cervello, in un quadrilatero dove ogni elemento è
inteso separato e successivamente giustapposto mediante sensi ed intelletto.
E ancor di più per
l'inclinazione di un “artista” o di un “matematico”
Crediamo di ragionare e
discernere con pezzi di carne appesi in macelleria.
Eppure l’atto del poetare,
ancor prima di scrivere, è tale perché esprime ciò che il corpo sente ed
emana verso tutto ciò che è reale. Ma lo esprime utilizzando la
contemplazione del sublime di ogni aspetto del reale, che è visto come atto
universale. Ogni rima o verso, per quanto elaborati o “astratti” sono immediate
composizioni con ciò che il corpo esprime verso il tempo, la nascita, la morte,
i sensi d’amore e d’odio.
Quadrifoglio di stelle
migranti (poesia tratta da “Sogni Sospesi”)
Ovunque osservo ossequioso e
ansioso
i quattro quadri
dell’orizzonte spazioso,
c’offrono l’oceano da suolo
smussato
di fiamme ch’ergono l’aere
eccitato.
L’aerea messaggera dona la
gialla
d’autunno inseguita, severa,
dalla
vernosa ombra dell’affogliato
cumulo
che incrocia il
quadrifogliato angolo.
Ma riavere smeraldee presenze
ch’erompono da primavere
essenze
ripropongono l’estatico
disgelo
delle stelle del rigoglioso
stelo
Ogni trivio è un ombroso
quadrivio
che rinnega l’ascoso
sodalizio.
Ma le migranti di cuori
celesti
Riportano gli sfolgoranti
innesti.
Nessun commento:
Posta un commento