Il quadro di Jan Vermeer (Delft, 31
ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675) . Allegoria della pittura, offre
molteplici piani nell'interpretare l'arte e la tecnica della pittura, oltre
all'oggetto rappresentato. È una relazione che da millenni attraverso i mutanti
supporti tecnologici, noi da sempre utilizziamo. Dalla caverna, al totem, alla
televisione, al telefonino, al cartellone pubblicitario. È quasi naturale
guardare e contemplare. Certamente il pittore compie un passo innanzi di
ideazione e creazione.
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Immagine presa QUI |
Il quadro mostra una concezione dell'uomo
moderno consapevole di essere un soggetto autonomo di azione e giudizio,
rispetto ad un ambiente esterno pronto ad essere evocato e immaginato,
attraverso il gioco di luce e ombra.
Essendo una allegoria, ogni elemento
raffigurato, invita un rimando ad una concezione del mondo, al ruolo
dell'artista e di colui che osserva.
Chi o cosa vorreste essere nel quadro?
Oppure che vorreste fare?
Per chi abbia tempo e voglia, commenti a
sua discrezione.
Dagli eventuali vostri contributi, avrei
intenzione di ricavare un componimento scritto.
Attendo fiducioso.
Credo proprio che vorrei essere il pennello. E in quanto tale vorrei muovermi liberamente sulla tela e creare.
RispondiEliminaMe lo ricordo questo! Io avevo detto il libro...ma anche una moschina che si va a posare sulla cartina sullo sfondo. ;)
RispondiEliminaCiao Lino
Un bacio
Il pittore, che guarda la modella, possibilmente con meno vestiti. :-)
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